"La Francia si ritirerà dall'Afganistan", titola Le Figaro. Il 23 giugno, dopo che il presidente Barack Obama ha annunciato la partenza di un terzo degli effettivi di stanza in Afganistan entro l'estate 2012, l'Eliseo ha comunicato che richiamerà entro l'anno prossimo un migliaio di soldati (sui quattromila totali). "La ritirata progressiva", conforme agli accordi conclusi al vertice Nato tenutosi a Lisbona nel novembre scorso, è motivata dall'approssimarsi delle scadenze elettorali sulle due sponde dell'Atlantico", sottolinea il quotidiano. Le Monde ricorda invece che appena eletto il presidente Nicolas Sarkozy "aveva accettato di incrementare il contingente francese parallelamente al "surge" americano [l'aumento di truppe deciso dalla Casa bianca nel 2009]. Oggi ci tocca allinearci di nuovo con Washington, senza nemmeno avere la soddisfazione di aver portato a termine la missione".
Questo articolo ti interessa?
È accessibile gratuitamente grazie al sostegno della nostra comunità di lettori e lettrici. Pubblicare e tradurre i nostri articoli costa. Per continuare a pubblicare notizie in modo indipendente abbiamo bisogno del tuo sostegno.
Perché gli eco-investitori si ritrovano a finanziare le “Big Oil”? A quali stratagemmi ricorre la finanza per raggiungere questo obiettivo? Come possono proteggersi i cittadini? Quale ruolo può svolgere la stampa? Ne abbiamo discusso con i nostri esperti Stefano Valentino e Giorgio Michalopoulos, che per Voxeurop analizzano i retroscena della finanza verde.
Vedi l'evento >