"Il rapporto Mcv può aprire le porte di Schengen?", si domanda România Liberă. L'8 febbraio è stato presentato il rapporto provvisorio del Meccanismo di cooperazione e verifica (Mcv) sullo stato delle riforma giudiziaria e della lotta contro criminalità e corruzione in Romania e Bulgaria, candidate a entrare nello spazio di libera circolazione.
Secondo il rapporto Bucarest e Sofia hanno fatto progressi, ma la lotta alla corruzione ai vertici dell'amministrazione è ancora lunga, soprattutto in Romania. Bucarest dovrebbe decretare la responsabilità dei magistrati e scoraggiare la corruzione attraverso punizioni esemplari e la confisca dei beni ottenuti in maniera illecita.
L'Mcv chiede inoltre la messa in atto di una strategia nazionale anticorruzione e l'esclusione dal parlamento dei deputati e senatori già condannati. Malgrado i progressi del paese, il ministro agli affari europei Leonard Orban ha confidato al quotidiano che i Paesi Bassi, principale avversario dell'ingresso di Romania e Bulgaria nello spazio Schengen, non cambieranno opinione prima della presentazione del rapporto definitivo dell'Mcv, atteso in estate.
In Bulgaria la pubblicazione del rapporto intermedio è stata eclissata dalle notizie sul mal tempo e dal lutto nazionale dichiarato in memoria delle otto vittime dell'inondazione nel villaggio di Bisser. Il quotidiano online Mediapool definisce "molto critico" il rapporto e sottolinea che per la prima volta non viene menzionata la "volontà politica" di Sofia di combattere la corruzione e realizzare le necessarie riforme del sistema giudiziario.
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