Secondo il quotidiano tedesco Bild, il presidente della Banca centrale tedesca Jens Weidmann è pronto a dimettersi se la Banca centrale europea dovesse lanciare un programma di acquisto dei debiti sovrani. Angela Merkel, dal canto suo, ha evitato posizioni così radicali, pur non nascondendo il suo scetticismo rispetto a questa possibilità.
Il presidente della Bundesbank mette Merkel alle corde – El Economista
In occasione della visita di Angela Merkel a Pechino, le autorità cinesi hanno annunciato di voler acquistare titoli di stato europei, compresi quelli dei paesi più indebitati, “a certe condizioni”, tra cui “un’accelerazione delle misure di salvataggio dell’euro”.
La Cina vuole aiutare l’euro a uscire dalla crisi – Die Welt
Il presidente andaluso José Antonio Griñán ha dichiarato ieri che le istituzioni finanziarie non hanno più intenzione di fornire credito alle regioni autonome. Le banche stanno prestando 8 miliardi di euro al governo centrale per la creazione del Fondo di liquidità autonomo (Fla), che disporrà di un totale di 18 miliardi di euro e avrà il compito di salvare le regioni spagnole indebitate. È a questo fondo che le regioni dovrebbero rivolgersi, secondo le banche, per risolvere i loro problemi di liquidità.
Con l’esaurirsi del credito delle banche, l’Andalusia si avvia al salvataggio – El País
“Addio, signor Edison”, recita il quotidiano di Praga salutando definitivamente le lampadine da 25W e da 40W, che da oggi non saranno più prodotte e importate nell’Unione europea, dopo il bando su quelle da 100W nel 2009 e da 60W nel 2011. Queste lampadine trasformano in luce una percentuale compresa tra il 5 e l’8 per cento dell’energia utilizzata: il resto diventa calore.
La fine delle lampadine tradizionali – Mladá Fronta DNES
L’economia polacca si sta contraendo molto più rapidamente di quanto previsto dalla maggior parte degli economisti. Nel secondo trimestre dell’anno, il pil è cresciuto solo del 2,4 per cento e si è ridotto di un terzo rispetto al primo trimestre. “Si tratta di una contrazione incontrollata”, scrive il quotidiano, che prevede un aumento della disoccupazione senza un incremento dei salari per la prima volta dal 1989.
Il rallentamento sarà doloroso – Rzeczpospolita
Nel primo semestre del 2012 le esportazioni tedesche di beni e servizi verso Spagna, Italia e Grecia sono diminuite di percentuali comprese tra l’8 e il 9 per cento, quelle verso il Portogallo del 14 per cento. Una tendenza simile si osserva in Austria. Nello stesso periodo, le esportazioni complessive della Germania sono aumentate del 5 per cento.
Crollo delle esportazioni tedesche verso i paesi dell’Europa meridionale – Der Standard
Il governo italiano ha illustrato gli obiettivi della sua “Nuova strategia energetica nazionale” entro il 2020. Tra questi, un aumento degli investimenti nel settore energetico fino a 180 miliardi di euro, una riduzione del 19 per cento dei gas serra rispetto al 1990, il 23 per cento di incidenza dell’energia rinnovabile sui consumi totali e una riduzione dall’82 al 65 per cento dell’energia proveniente dall’estero. Il piano verrà sottoposto a consultazione pubblica.
Energia, ecco il nuovo piano – Il Sole-24 Ore