Eloi Laurent è un economista francese, docente all'Istituto di studi politici di Parigi (Sciences Po), a l’Ecole des Ponts Paris Tech e all’Università di Stanford. Ha scritto diverse opere a tema economico.
Catherine André: Quali sono le riflessioni all’origine del suo libro Et si la santé guidait le monde ? – "E se la salute guidasse il mondo?
Eloi Laurent: In questo libro voglio proporre un nuovo orizzonte, un nuovo modo di raccontare il soggetto — un po’ arido — del superamento dell’idea di crescita e di Pil come indicatori di benessere. Quella che io definisco “piena salute” è una sorta di bussola, ma anche uno scudo, che le nostre società devono adottare in questo secolo che, secondo me, è iniziato il 7 aprile 2020 con il sacrificio di 4 miliardi di esseri umani che hanno dovuto rinunciare all’essenza stessa della loro umanità, le relazioni sociali, per aver trascurato l’ambiente.
La “piena” salute è una salute tanto sociale quanto ecologica che può, secondo me, farci uscire delle due crisi che colpiscono l’Europa: la crisi immediata, cioè la crisi della cooperazione sociale, della desocializzazione che danneggia ora anche la salute mentale e che richiede una strategia di “rivitalizzazione sociale”. Ma anche la crisi profonda di insostenibilità ecologica del sistema economico che esige di prendere cura degli ecosistemi per il nostro bene.
Perché i lavori esistenti sul legame tra salute e ambiente, esistenti già da vari decenni,non sono sufficientemente presi in considerazione nelle scelte politiche?
I governi sono accecati dal “progresso”, tanto alla moda nel ventesimo secolo, dove crescita economica e progresso sociale sono (in parte) andati di pari passo, senza che la questione ambientale fosse presa in considerazione, almeno fino alle mobilitazioni di massa negli anni 1960. Questo mondo è ormai alle nostre spalle, siamo precipitati irrimediabilmente in un mondo dove una nuova alleanza tra giustizia sociale e sostenibilità deve prendere il sopravvento.
L’economia sarà progressivamente marginalizzata, semplice modo di organizzazione della società e come modo di raccontarla. Ciononostante resiste. Il più grande ostacolo alla transizione ecologica è questo discorso economico, ormai completamente datato. Osservate come riemerge con la grande crisi sociale prevista nel 2021: si parla di “salvare il lavoro”, si sente dire che “la trasformazione ecologica è troppo cara”, etc…