Negli ultimi tre anni gli Stati Uniti hanno pagato 100 milioni di sterline per avere accesso alle informazioni raccolte dal dipartimento di sorveglianza britannico, il Government Communications Headquarters (Gchq), riporta Il Guardian in prima pagina.
Le prove, inserite all’interno dei documenti resi pubblici da Edward Snowden, ex dipendente dell’Nsa, “alimenteranno i timori legati al potere esercitato da Washington nei confronti della maggiore e più importante agenzia d’intelligence britannica”, sottolinea il quotidiano.
I documenti mostrano inoltre che il Gchq finanzia la raccolta di informazioni personali attraverso i cellulari e le applicazioni.
Questo articolo ti interessa?
È accessibile gratuitamente grazie al sostegno della nostra comunità di lettori e lettrici. Pubblicare e tradurre i nostri articoli costa. Per continuare a pubblicare notizie in modo indipendente abbiamo bisogno del tuo sostegno.
Perché gli eco-investitori si ritrovano a finanziare le “Big Oil”? A quali stratagemmi ricorre la finanza per raggiungere questo obiettivo? Come possono proteggersi i cittadini? Quale ruolo può svolgere la stampa? Ne abbiamo discusso con i nostri esperti Stefano Valentino e Giorgio Michalopoulos, che per Voxeurop analizzano i retroscena della finanza verde.
Vedi l'evento >