“La popolarità dell’Erasmus cresce con la crisi”, scrive La Vanguardia. Secondo un rapporto presentato dalla commissaria europeo all’istruzione Androulla Vassiliou il programma di interscambio universitario ha superato la soglia dei tre milioni di partecipanti dalla sua creazione nel 1987.
Il programma, che sarà presto riformato, “è stato scelto da un milione di studenti negli ultimi quattro anni, mentre nel continente si aggravava la crisi economica”. Tra le novità previste ci sarà l’introduzione di una somma minima (oltre a quella massima già esistente) fissata da Bruxelles per ogni borsa a seconda del paese di destinazione. Secondo La Vanguardia
essere un Erasmus in Spagna o in Lettonia non è la stessa cosa: nel paese baltico ogni studente riceve 641 euro al mese, mentre la Spagna sta dalla parte opposta della lista con appena 123 euro al mese per studente, la cifra più bassa di tutta l’Unione. Altri paesi, in particolare quelli dove il reddito è più basso, hanno scelto il modello opposto: inviare meno studenti ma con borse di studio più sostanziose. La Commissione europea vuole riformare il sistema per cancellare queste divergenze e lasciare senza argomenti coloro che definiscono l’Erasmus ‘una borsa di studio per ricchi’.
La Spagna, con quarantamila partecipanti nel 2012, è il paese che accoglie più studenti e ne invia di più all’estero, precisa il quotidiano, secondo cui
il budget per l’Erasmus Plus è uno dei pochi a essere stati rafforzati nel nuovo budget comunitario. Dal 2014 al 2020 saranno stanziati 14,5 miliardi di euro, il 40 per cento in più rispetto agli ultimi sette anni.
Questo articolo ti interessa?
È accessibile gratuitamente grazie al sostegno della nostra comunità di lettori e lettrici. Pubblicare e tradurre i nostri articoli costa. Per continuare a pubblicare notizie in modo indipendente abbiamo bisogno del tuo sostegno.
Perché gli eco-investitori si ritrovano a finanziare le “Big Oil”? A quali stratagemmi ricorre la finanza per raggiungere questo obiettivo? Come possono proteggersi i cittadini? Quale ruolo può svolgere la stampa? Ne abbiamo discusso con i nostri esperti Stefano Valentino e Giorgio Michalopoulos, che per Voxeurop analizzano i retroscena della finanza verde.
Vedi l'evento >