I falsari si adattano alla recessione

Pubblicato il 25 Giugno 2013

“Le bande criminali fanno affari d’oro mentre il mercato nero europeo cresce a dismisura”, titola il Financial Times in prima pagina a proposito dell’aumento del commercio di beni contraffatti in tutta Europa. 
Alcune bande criminali includono esponenti di 60 paesi diversi e si sono adattate alla recessione, ampliando la gamma di prodotti dai marchi di lusso a oggetti più comuni come i detersivi, spiega al quotidiano economico Robert Wainwright, capo di Europol
“Il calo del potere d’acquisto aumenta la tolleranza sociale per il mercato nero”, spiega il Financial Times citando Wainwright. Il quotidiano aggiunge che altre bande si stanno cimentando in imprese illecite più sofisticate: 

In particolare una nuova corrente di cybercriminali in Russia, Ucraina e altre aree dell’Europa orientale sta portando a termine attacchi informatici sempre più complessi contro i gruppi specializzati in servizi finanziari.

Perché gli eco-investitori si ritrovano a finanziare le “Big Oil”? A quali stratagemmi ricorre la finanza per raggiungere questo obiettivo? Come possono proteggersi i cittadini? Quale ruolo può svolgere la stampa? Ne abbiamo discusso con i nostri esperti Stefano Valentino e Giorgio Michalopoulos, che per Voxeurop analizzano i retroscena della finanza verde.

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