In un’intervista a Népszabadság l’eurodeputato Rui Tavares, autore di un rapporto sulla situazione dei diritti fondamentali e sullo stato della democrazia in Ungheria presentato il 2 maggio, propone la creazione di meccanismi di controllo e sistemi di allerta.
L’obiettivo, sottolinea il quotidiano, è evitare il ricorso all’”opzione nucleare” rappresentata dall’articolo 7 del trattato di Lisbona, che prevede la sospensione del diritto di voto di uno stato in caso di grave violazione dei valori europei.
Tavares respinge le accuse di parzialità e si dice “aperto” alla discussione sul rapporto, fortemente criticato dal governo di Viktor Orbán e dalla stampa conservatrice ungherese.
Perché gli eco-investitori si ritrovano a finanziare le “Big Oil”? A quali stratagemmi ricorre la finanza per raggiungere questo obiettivo? Come possono proteggersi i cittadini? Quale ruolo può svolgere la stampa? Ne abbiamo discusso con i nostri esperti Stefano Valentino e Giorgio Michalopoulos, che per Voxeurop analizzano i retroscena della finanza verde.
Vedi l'evento >