Il 10 maggio il Parlamento europeo ha rinviato il discarico del bilancio di tre agenzie comunitarie, scrive European Voice. Ciò significa che i deputati hanno rifiutato di approvare la gestione finanziaria delle istituzioni in questione per l’anno 2010. Le agenzie sono l’Autorità europea per la sicurezza degli alimenti (Efsa), l’Agenzia europea per i medicinali (Ema) e l’Agenzia europea per l’ambiente (Eea). Tutte e tre le agenzie, spiega il settimanale, sono accusate di “conflitto d’interessi e altre irregolarità”, come spese eccessive e ingiustificate.

La causa principale del voto, precisa European Voice, è l’annuncio del 9 maggio delle dimissioni della presidente dell’Efsa Diana Banati, che ha lasciato l’incarico per

entrare a far parte dell’International Life Science Institute Europe (Ilsi), un gruppo di ricerca. Il Parlamento ha chiesto ai commissari per i conti europei di indagare su eventuali conflitti d’interesse in seno all’Efsa, e soprattutto sui legami tra Banati e l’industria agroalimentare.

La decisione del Parlamento è stata salutata con favore da Monica Macovei (Partito popolare europeo), referente del Parlamento per l’anno fiscale 2010 e spesso in prima linea nella lotta alla corruzione. “La trasparenza e la buona gestione dei conflitti d’interesse sono ormai vitali per la governance e per i cittadini, e devono diventare un criterio importante nella procedura di scarico per tutte le istituzioni europee”, ha dichiarato in un’intervista a România Liberă.

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A questo punto, sottolinea European Voice, “le tre agenzie hanno tempo fino a settembre per fornire delucidazioni sulle spese del 2010, e prima dell’autunno prossimo il Parlamento voterà per approvare o rifiutare i loro conti”.

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