Ancora suspense tra Atene e i creditori

Pubblicato il 23 Gennaio 2012

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"I possessori di titoli di debito greci stabiliscono un limite per le perdite", titola il Financial Times dopo lo strappo del 21 gennaio nei colloqui tra la Grecia e l'Istituto della finanza internazionale (Iif), una lobby che rappresenta i creditori privati che hanno prestato denaro al governo di Atene. Secondo il quotidiano londinese

domenica notte l'atmosfera ad Atene si è fatta particolarmente tesa quando è diventato evidente che non sarebbe stato raggiunto alcun accordo sulla cancellazione parziale del debito greco da cento miliardi di euro prima del vertice dei ministri delle finanze dell'eurozona, previsto a Bruxelles per lunedì. [Il capo dell'Iif Charles] Dallara ha dichiarato che l'istituto non intende andare oltre il compromesso offerto venerdì notte alle autorità greche, che dovrebbe prevedere una perdita del 60-70 per cento del valore per i titoli di stato greci a lungo termine.

Il pomo della discordia nelle trattative per scongiurare un default disordinato della Grecia a marzo, quando scadranno 14,4 miliardi di euro in titoli di stato, sembra essere la data di maturazione dei nuovi bond sostitutivi e il tasso d'interesse pagato dallo stato greco.

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Per il quotidiano ateniese To Ethnos, "il thriller continua":

l'obiettivo è chiaramente quello di ridurre il debito da cento miliardi, ma in ogni caso bisogna evitare la bancarotta, e considerando le pessime prospettive per la crescita economica sarà necessario adottare nuove misure di austerity.

Secondo il Financial Times "l'economia greca è in caduta libera, dopo essere calata del 6 per cento l'anno scorso nonostante le previsioni ufficiali si attestassero tra il 3,8 e il 4,5 per cento".

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