Protettorato Ue per uscire dall’impasse?

Pubblicato il 23 Novembre 2011

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"L'Ue aumenta la pressione sul Belgio", titola De Morgen. "Dopo il nuovo stop alla formazione del governo, la Commissione europea insiste nel suo Economic Growth Survey 2012 sulla necessità di riforme strutturali", riferisce il quotidiano fiammingo. De Morgen specifica che il rapporto si rivolge all'Europa in generale e non soltanto al Belgio. Nel rapporto della Commissione si legge che "senza una risposta convincente alla crisi dell'euro, le condizioni economiche dell'Ue peggioreranno rapidamente".

Il tempo stringe per tutti e soprattutto per il Belgio, senza un governo ormai da un anno e mezzo. Secondo De Morgen la crisi politica ha pesanti conseguenze sul piano economico: il tasso sul debito belga ha superato il 5 per cento. Una situazione che Anne Leclercq, dell'agenzia del debito belga, ha definito "inquietante". Secondo Leclercq "il mese scorso siamo stati trascinati dalla Francia. Quando i nostri vicini sono stati attaccati dai mercati finanziari, anche noi siamo stati contagiati".

L'editorialista Yves Desmet condivide l'inquietudine di Leclercq, e si domanda se un'amministrazione controllata dall'Ue non sarebbe la migliore soluzione alla crisi belga: "ogni giorno che passa i nostri politici dimostrano di essere inadeguati e incompetenti nell'arte principale del processo decisionale democratico: saper accettare il compromesso. E dunque se nessuno in questo paese vuole spingersi al di là degli interessi del proprio partito, forse sarebbe meglio porre il Belgio sotto la tutela della Commissione europea".

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