"Kiev comincia ad avere seri problemi con i paesi vicini", [constata Nezavissimaïa Gazeta](http:// http://www.ng.ru/cis/2011-08-03/1_ec.html). Secondo il quotidiano russo, l'Ucraina è irritata dall'assegnazione dei passaporti rumeni e ungheresi ai cittadini ucraini originari di Romania e Ungheria, soprattutto a coloro che vivono nella parte occidentale del paese. In totale sprezzo del divieto vigente di Kiev di possedere la doppia cittadinanza, il fenomeno si sta allargando a macchia d’olio, soprattutto considerando il fatto che "i criteri per ottenere un passaporto rumeno o ungherese sono minimi: è infatti sufficiente che il candidato sia in grado di provare le sue radici etniche (rumene o magiare) o dimostrare che la sua famiglia abbia vissuto in territori un tempo parte dell'Ungheria o della Romania", "in particolare prima della Seconda guerra mondiale".
Una simile "integrazione individuale nell'Unione europea" preoccupa molto il governo di Kiev, che, incapace di trovare una soluzione efficace ai problemi sociali ed economici del paese, "potrebbe vedere centinaia di migliaia di cittadini ucraini ottenere la nazionalità straniera", sottolinea il quotidiano. Tuttavia, la vera minaccia che incombe sull'Ucraina è quella del separatismo, dato che Kiev "potrebbe perdere il controllo dei territori popolati dai discendenti di cittadini stranieri". A tal proposito, Nezavissimaïa Gazeta cita l'esperto ucraino Alexandre Gavrich, secondo il quale per innescare i moti separatisti "sarebbe sufficiente che gli slogan di appartenenza culturale si trasformassero in rivendicazioni politiche".
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