"A ogni paese il suo WikiLeak!", titola Revista 22 a proposito delle recenti rivelazioni sui retroscena delle relazioni tra Romania e Stati Uniti. Tra "lo sceneggiato Mircea Geoana", il capo del partito socialdemocratico (Psd) e attuale presidente del senato che crede di essere "il miglior politico" del paese e "utilizza l'aereo privato di un magnate romeno per andare a Mosca", e i dossier che testimoniano la corruzione del senatore Adrian Nastase (Psd), questo vero e proprio "cablegate della Dâmboviţa" (il fiume che attraversa Bucarest) offre "un quadro impietoso e lascia un gusto amaro". "Che fauna, che stupidità, che corruzione! La vera Romania se la sono spartita gli oligarchi delle finanze e dei media e i politici per i quali l'interesse nazionale non è altro che moneta di scambio!", conclude il settimanale romeno.
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Perché gli eco-investitori si ritrovano a finanziare le “Big Oil”? A quali stratagemmi ricorre la finanza per raggiungere questo obiettivo? Come possono proteggersi i cittadini? Quale ruolo può svolgere la stampa? Ne abbiamo discusso con i nostri esperti Stefano Valentino e Giorgio Michalopoulos, che per Voxeurop analizzano i retroscena della finanza verde.
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