Contro la censura, oggi come ieri

Pubblicato il 16 Marzo 2011

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Il 15 marzo, giornata commemorativa dell'inizio dell'insurrezione del 1948, è stata una "Festa contro i diktat", titola Népszabadság. Circa 30mila persone hanno manifestato per difendere la libertà di stampa contro la legge voluta dal governo di Viktor Orbán. Il quotidiano di sinistra pubblica un testo di Péter Molnár, uno dei fondatori di Fidesz, il partito a cui appartiene anche Orbán. "La libertà di stampa è il segreto della libertà", scrive Molnár, che ha preso le distanze dal suo partito e ricorda che "la prima delle dodici rivendicazioni dei rivoluzionari del 1948 è stata proprio la libertà di stampa e la soppressione della censura". "Abbiamo fondato Fidez per scongiurare qualsiasi limitazione della libertà di espressione", aggiunge Molnár. "Solo i paesi dove tale libertà è assicurata possono funzionare correttamente". Citando il grande oppositore István Bibó (1911-1979), il nuovo nemico di Orbán conclude: "Contrariamente all'idea opposta, largamente diffusa, dobbiamo dimostrare che la politica non supporta la menzogna".

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