“Accordo a Strasburgo”

Pubblicato il 26 Giugno 2013 alle 10:24

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L’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa (Apce) non avvierà alcuna procedura contro l’Ungheria in merito alle controverse riforme costituzionali del governo di Viktor Orbán, riporta Népszabadság.
Il 25 giugno, dopo un dibattito molto teso, l’Acpe ha adottato con 135 voti contro 88 un emendamento presentato dal Partito popolare europeo (destra) decidendo di limitarsi a seguire la situazione in Ungheria e stilare un bilancio del progressi del paese.
Una simile procedura ha come obiettivo quello di verificare se un paese rispetta i principi fondamentali del Consiglio d’Europa: diritti umani, democrazia e stato di diritto.

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