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“L’Europa sostiene i giudici spagnoli per arginare gli sfratti”, titola El Economista all’indomani della pubblicazione da parte della Corte di giustizia europea delle conclusioni dell'avvocato generale su un caso sollevato da un tribunale di Barcellona. La vicenda riguarda un cliente della banca spagnola Caixa Catalunya che si è visto espropriare la casa per il mancato pagamento del mutuo. Secondo il quotidiano, Juliane Kokott ha stabilito che la legge spagnola sui mutui immobiliari – risalente al 1909 – è “incompatibile” con il diritto europeo in quanto non protegge abbastanza i consumatori dalle banche. In particolare per i clienti è quasi impossibile chiedere ai giudici che si occupano degli sfratti di pronunciarsi sulla natura abusiva delle clausole che prevedono l’esproprio. Dal 2007 gli sfratti di questo tipo in Spagna sono stati quasi 400mila.

La Corte di giustizia emanerà il suo verdetto all’inizio dell’anno prossimo. Fino ad allora le conclusioni di Kokott rafforzeranno la posizione dei sostenitori di una riforma della legge, a cominciare dal collettivo dei giudici spagnoli, molto attivo su questo fronte. Secondo El Economista

Nella quasi totalità dei casi la Corte segue la linea dell'avvocato generale, dunque la decisione finale potrebbe dare ai giudici spagnoli uno strumento in più per arginare gli sfratti.

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