L’Ue e il mondo
Angela Merkel, François Hollande, Matteo Renzi, David Cameron e Barack Obama. Hannover (Germania), il 26 aprile.

Assente e consenziente

Pubblicato il 27 Aprile 2016 alle 10:29
Angela Merkel, François Hollande, Matteo Renzi, David Cameron e Barack Obama. Hannover (Germania), il 26 aprile.

“C’è qualcosa di strano nella foto ufficiale di Obama e dei leader europei riuniti ieri a Hannover” per un vertice sulla sicurezza, scrive Lorenzo Ferrari sul Post: “sulla destra della foto c’è un elemento strano, che ne sballa la simmetria – una bandiera europea tutta sola. Sembra quasi una svista nella scenografia, un errore del protocollo. Forse in quel momento Jean-Claude Juncker era andato in bagno?”, si chiede lo storico.
No, “non c’è stato nessun errore, nessun contrattempo. Al vertice tra Obama e i principali leader europei il presidente della Commissione non era proprio stato invitato, anche se si parlava di argomenti che lo riguardavano. Lo stesso Obama aveva appena pronunciato un sentito ‘discorso agli europei’, nel quale ha addirittura definito l’integrazione europea come “uno dei più grandi successi politici ed economici della nostra epoca” e, aggiunge Ferrari, “per ricordare che ‘un’Europa unita – un tempo sogno di pochi – rimane la speranza di molti e una necessità per tutti noi’”. Ma la situazione che il presidente degli Stati Uniti ha trovato è “piuttosto diversa da quella che descrive”, prosegue Ferrari:

Una situazione rappresentata perfettamente dalla foto di ieri: l’Europa unita è una presenza retorica marginale, l’Europa vera sono quattro leader diversi spesso in disaccordo tra loro. La marginalizzazione della Commissione è data ormai così per scontata che nessuno sembra stupirsi di quella strana foto; né la stampa né i politici sembrano essersi accorti dell’assenza di Juncker dal vertice.

A Bruxelles la cosa non ha invece destato ufficialmente nessuna perplessità:

in conferenza stampa il portavoce della Commissione dichiarava che a loro sta benissimo così: i leader europei possono discutere di questioni che riguardano direttamente la Commissione senza neanche fare finta di coinvolgerla.

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Ormai, conclude Ferrari, “le istituzioni comuni in pratica non contano nulla” e “non chiedono nemmeno più di contare qualcosa”:

La bandiera europea non è diventata il simbolo di un superstato federale, è diventata un semplice ornamento che pare brutto tagliare dall’inquadratura.

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