Nel 2012 l’amministrazione Obama ha convinto la Commissione europea a rivedere la sua legislazione sulla protezione dei dati e a cancellare una clausola che avrebbe impedito alle agenzie americane di intercettare conversazioni e scambi di mail internazionali.
Il quotidiano economico sottolinea che la clausola “avrebbe annullato tutte le richieste di Washington alle compagnie telefoniche e tecnologiche per la consegna di dati sui cittadini Ue”, come quelle rivelate nel recente scandalo Prism.
Il commissario europeo alla giustizia Viviane Reding aveva sconsigliato di cancellare la misura, ma la maggior parte degli altri commissari pensava che andasse rimossa dalla legislazione perché avrebbe avuto uno scarso peso legale e avrebbe irritato gli Usa, alleato fondamentale dell’Europa.
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