Il 9 marzo il presidente del consiglio italiano Giuseppe Conte ha annunciato l'estensione dal giorno successivo a tutto il Paese di misure restrittive inedite per far fronte all'epidemia di coronavirus che ha colpito l'Italia: ai cittadini viene chiesto di limitare il più possibile gli spostamenti e tutti gli eventi sportivi o culturali sono annullati. Scuole, università, teatri e cinema sono chiusi, così come musei, chiese, piscine e palazzetti dello sport. Fino al 3 aprile sono consentiti solo gli spostamenti "per comprovati motivi professionali, situazioni di necessità o per motivi di salute".
Il provvedimento, senza precedenti in tempo di pace in un paese democratico, mira a contenere la diffusione del virus, che a oggi ha già causato più di 460 morti e sta mettendo a dura prova il sistema sanitario italiano.