Le autorità britanniche hanno spiato i leader e i funzionari di altri paesi “prendendo di mira i computer e i telefoni dei delegati” durante il vertice del G20 di Londra, un’inchiesta sui programmi di sorveglianza top secret britannici e americani.
Secondo i documenti visionati dal quotidiano, alcuni alti funzionari britannici avrebbero autorizzato l’uso di sofisticati strumenti di spionaggio per monitorare le comunicazioni degli ospiti: creando internet café per intercettare le mail e controllare l’attività online, registrando le comunicazioni sui Blackberry, fornendo agli analisti le prove su “chi stava telefonando a chi durante il summit” e prendendo di mira soprattutto i delegati russi e turchi.
Il quotidiano sottolinea che la notizia “probabilmente farà salire la tensione” al vertice del G8 che prende il via lunedì in Irlanda del Nord, i cui ospiti sono stati tutti bersagli potenziali durante gli incontri del 2009.
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