I "pianisti" italiani in azione (AFP)

Paese che vai, deputati che trovi

Negli ultimi mesi sono venuti a galla gli abusi dei parlamentari e dei ministri di diversi paesi membri. Gran Bretagna e Italia sono tra i paesi più colpiti dagli scandali, mentre i deputati tedeschi sembrano più onesti. E anche al Parlamento europeo si è cominciato a fare pulizia.

Pubblicato il 26 Novembre 2009 alle 16:02
I "pianisti" italiani in azione (AFP)

La maggior parte delle rivelazioni sugli abusi dei politici vengono dalla Gran Bretagna, nonostante gli enormi vantaggi finanziari di cui deputati e ministri godono in questo paese. Il caso più emblematico è quello dell'ex ministro dell'interno Jacqui Smith, che è arrivata a farsi rimborsare perfino il tappo della sua vasca da bagno (per un costo inferiore a un euro) e il noleggio di film porno.

Scandalo al Parlamento britannico

Lo scandalo è scoppiato quando si è venuto a sapere che numerosi parlamentari e ministri inglesi proprietari di un appartamento a Londra intascavano ogni anno migliaia di sterline per delle indennità destinate a permettere loro di trovare un alloggio nella capitale. Inoltre alcuni deputati hanno venduto le loro proprietà a Londra dichiarandole come loro residenze principali e non pagando quindi nessuna imposta sulla vendita. La campagna condotta in primavera dalla stampa britannica ha rivelato gli abusi compiuti con il denaro pubblico da parte dei parlamentari, con risultati disastrosi per la classe politica. E oggi in Gran Bretagna si parla sempre di più di rivedere lo status dei deputati e dei ministri.

I ricchissimi deputati italiani

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I deputati italiani sono tra i parlamentari meglio pagati al mondo, grazie a stipendi di oltre 10mila euro lordi al mese, ai quali si aggiungono 50mila euro all'anno per chi si deve pagare una residenza secondaria nella capitale e altri 50mila annui per gli assistenti. A tutto ciò si aggiungono poi le assicurazioni, i trasporti gratuiti e privilegi di vario genere. La fiducia nell'onestà dei parlamentari è così bassa che di recente è stato proposto di installare un rilevatore di impronte digitali su ogni banco del parlamento per impedire che deputati e senatori possano votare anche per i loro colleghi assenti.

Cinque milioni per un mandato a Bruxelles

A partire dalla legislatura cominciata quest'anno, gli stipendi dei deputati del Parlamento europeo sono stati fissati a un massimo di 7.665 euro lordi al mese. Oggi si assiste a una certa responsabilizzazione dei deputati europei, che per decenni hanno potuto chiedere il rimborso di un biglietto di aereo di prima classe ogni volta che tornavano a casa, senza dover presentare la prova di averlo acquistato. Allo stesso modo, è stata introdotta di recente una forma di controllo su una vecchia pratica degli eurodeputati, che oltre allo stipendio e alle indennità giornaliere ricevono 17mila euro al mese per le forniture di ufficio e per gli stipendi dei loro assistenti. In realtà molti assumevano parenti o figli e intascavano la totalità della somma. Ma anche se le nuove regole non permettono più agli eurodeputati di assumere membri della propria famiglia, è stato calcolato che in cinque anni di mandato un deputato europeo può arrivare a mettere da parte fino a cinque milioni di euro.

Poveri tedeschi

All'estremo opposto rispetto a questi eccessi ci sono i deputati tedeschi, che oltre al loro salario di base (8mila euro) ricevono solo 3.700 euro al mese per coprire le spese di alloggio e di rappresentanza – anche se sono già residenti a Berlino – e un abbonamento annuale ai trasporti ferroviari, ai quali si aggiungono un po' più di mille euro al mese per le spese d'ufficio. Il sistema tedesco assicura uno statuto uguale a tutti i parlamentari e finora in Germania non sono scoppiati grossi scandali legati alle spese dei deputati.

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