Dopo la panne delle ultime settimane, il motore franco-tedesco ha ripreso ad andare a pieni giri. I due principali partner europei hanno voluto renderlo chiaro il 31 marzo a Berlino, alla fine del consiglio dei ministri tedesco. Il ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schäuble aveva invitato per la prima volta la sua omologa francese Christine Lagarde ad assistere alla riunione. Dal canto suo Lagarde, scrive la Neue Zürcher Zeitung, ha dichiarato che le sue recenti critiche alle esportazioni tedesche erano in realtà "un complimento" alla competitività germanica. "La riconciliazione franco-tedesca è dovuta alla tassa sulle banche che Berlino vuole imporre su scala internazionale con l'appoggio di Parigi", rivela Le Figaro. Nzz spiega che la Germania conta di creare un fondo di sicurezza alimentato da un prelievo obbligatorio, calcolato in base al rischio sistemico di una banca, vale a dire le conseguenze che comporterebbe un suo fallimento per l'economia nazionale. Berlino stima di poter raccogliere in questo modo 1,2 miliardi di euro l'anno.
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