L'elezione dei 12 deputati che rappresenteranno per la prima volta la Croazia al Parlamento europeo dopo l’adesione all’Ue del primo luglio sono state vinte dalla coalizione guidata dall’Unione democratica croata (Hdz, destra) con il 32,87 per cento dei voti (6 seggi).
La coalizione del Partito socialdemocratico (Sdp) del primo ministro Zoran Milanović ha ottenuto 5 seggi (32,07 per cento dei voti), mentre l’ultimo seggio disponibile è andato ai Laburisti (5,76 per cento dei voti). All’interno della coalizione di destra il candidato che ha ottenuto il maggior numero di preferenze (26 per cento) è stato l’euroscettico Ruža Tomašić, leader del Partito croato di destra - Ante Starčević.
Il quotidiano attribuisce “il peggior risultato di Milanović dalle legislative del 2008” alla “disaffezione degli elettori centristi, alimentata dall’assenza di risultati concreti ottenuti del governo”. Secondo Jutarnji List la scarsa affluenza (20,84) è dovuta alla presenza “di candidati sconosciuti e a una campagna poco convincente, basata su elementi secondari come il salario dei deputati e la loro conoscenza dell’inglese”
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