“Bruxelles tenta di creare un cielo comune per l’Europa”, scrive Rzeczpospolita. L’11 giugno il commissario europeo ai trasporti Siim Kallas avvertirà i 27 che intende avviare una procedura legale contro la mancata sostituzione delle attuali regioni dello spazio aereo (divise secondo i confini nazionali) con un numero inferiore di zone più estese, conosciute con il nome di “blocchi di spazio aereo funzionali”.
Il piano fa parte del progetto Single European Sky (Ses), nato per riformare i sistemi di controllo del traffico aereo in Europa. Rzeczpospolita sottolinea che
attualmente i cieli dell’Ue sono controllati da 27 agenzie nazionali che supervisionano 60 centri di controllo del traffico aereo. Negli Stati Uniti uno spazio aereo con un numero di voli e aeroporti paragonabile è controllato da un unico centro. Il monitoraggio del traffico aereo negli Stati Uniti costa la metà rispetto all’Europa. […] Ogni anno l’economia europea perde 5 miliardi di euro a causa della cattiva gestione dello spazio aereo.