Nella prima metà dell’anno il numero di polacchi deceduti ha superato quello dei nuovi nati di ventimila unità, riferisce Rzeczpospolita sottolineando che la situazione demografica del paese non è mai stata così critica dalla Seconda guerra mondiale. Secondo il quotidiano
i polacchi non mettono al mondo figli perché hanno paura della crisi, dell’insicurezza, della disoccupazione e della mancanza di stabilità.
Lo stato tratta i bambini come “beni di lusso” e non offre gli incentivi necessari per incoraggiare i giovani a formare una famiglia, aggiunge Rzeczpospolita:
Una politica per le famiglie non è una stravaganza, ma la ragion di stato di un paese. Con un tasso di natalità di 1,3 figli per ogni donna i polacchi sono al 212esimo posto su un totale di 224 paesi.