Crisi del debito

Guardando nell’abisso greco

Pubblicato il 24 Giugno 2011 alle 11:55

Mentre la Grecia si appresta ad adottare nuove misure di rigore per rispettare le condizioni del bailout di Ue e Fmi, i periodici britannici sono sempre più preoccupati che Atene possa risultare inadempiente e trascinare con sé l'Europa intera.****

La Grecia affonderà? Alla fine, forse, scrive Wolfgang Münchau su Prospect. Tuttavia il futuro della Grecia potrebbe non essere un problema dei leader di oggi. "L'eurozona si basa su tre pilastri: scappatoie, trucchi e bugie", e su una trinità "logicamente inconsistente": "non si esce, non si fallisce e niente bailout". L'Unione europea probabilmente continuerà a prestare denaro ai paesi poveri come Grecia e Irlanda fino a quando si ritroverà davanti a una scelta drastica: diventare politicamente più coesa o sciogliersi. Nel frattempo i politici continueranno "a fare maneggi fino a quando raggiungeranno il punto in cui non sarà più possibile andare avanti", scrive Münchau. "Sono convinto che la scelta drastica toccherà a un'altra generazione di leader politici. Saranno loro a stabilire se l'Europa per come la conosciamo potrà sopravvivere".

Secondo l'Economist, se la Grecia crolla sarà un disastro per l'Europa. Ma "l'Unione europea sembra aver adottato una nuova regola: se un piano non funziona bisogna perseverare". Mentre Atene si prepara a mettere in atto nuove misure d'austerity per rispettare le condizioni del bailout Ue/Fmi, "la strategia di diniego dell'Ue - rifiutare di accettare il fatto che la Grecia non è in grado di pagare i debiti - è diventata insostenibile per tre motivi". La politica internazionale attorno alla crisi sta diventando "sempre più tossica". I mercati sono convinti che "la continua improvvisazione non funziona". E "la paura di un contagio cresce anziché diminuire". Secondo l'Economist l'unica soluzione è "un'ordinata ristrutturazione del debito greco": non una semplice panacea ma una strategia che potrebbe dare al paese una possibilità di salvarsi. Ma "questa opzione non sarà disponibile ancora per molto. I leader europei devono cogliere l'occasione finché ne hanno la possibilità".

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