La virata a sinistra del senato dopo le lezioni del 25 settembre sancisce chiaramente la "presa del palazzo", [scrive Libération](http:// http://www.liberation.fr/politiques/01012361890-poussee-de-la-gauche-aux-senatoriales). "Con almeno 175 seggi ottenuti (su 343) la sinistra conquista la camera alta del parlamento per la prima volta dalla quinta repubblica". Dal 1958, infatti, il senato è sempre stato controllato dalla destra, grazie al sistema elettorale a suffragio universale indiretto che aumenta il peso delle piccole comunità rurali, tradizionalmente conservatrici.
Tuttavia le ultime elezioni locali sono state vinte dalla sinistra, e ciò ha resto "inevitabile" il successo al senato, nota Libération. In Francia i senatori hanno un mandato della durata di sei anni (ogni tre anni viene assegnata la metà dei seggi), e votano il bilancio dello stato e i progetti di legge del governo. Il primo ottobre i membri del senato eleggeranno il nuovo presidente della camera alta. La seconda carica dello stato potrà dunque essere ricoperta da un oppositore di Nicolas Sarkozy. "Le conseguenze politiche dirette [della vittoria della sinistra] non saranno certamente devastanti", ammette Libération. "Tuttavia per la destra si tratta già di un verdetto simbolico" a sette mesi dalle elezioni presidenziali.