“Diciotto mesi per reagire”

Pubblicato il 16 Aprile 2013

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“Cosa si può fare davanti a questa situazione, che concede appena 18 mesi ai cittadini stranieri per decidere le sorti dei loro capitali (o dei loro introiti) conservati in Lussemburgo e sul punto di essere divulgati?”, si domanda il quotidiano.
L’Ue sembra decisa a mettere fine al segreto bancario, e il Granducato ha accettato lo scambio d’informazioni con altri paesi a partire dal 2015.
“Il settore bancario lussemburghese ha riorientato la sua strategia, e ormai intende focalizzarsi su una clientela straniera ricca e con capitali trasparenti dal punto di vista fiscale”, sottolinea il quotidiano.

Perché gli eco-investitori si ritrovano a finanziare le “Big Oil”? A quali stratagemmi ricorre la finanza per raggiungere questo obiettivo? Come possono proteggersi i cittadini? Quale ruolo può svolgere la stampa? Ne abbiamo discusso con i nostri esperti Stefano Valentino e Giorgio Michalopoulos, che per Voxeurop analizzano i retroscena della finanza verde.

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