Idee Dopo le elezioni europee in Polonia
A graffiti by BLU in Warsaw.

Dura lezione per l’opposizione

In Polonia i sondaggi hanno esagerato la prestazione della "Coalizione Europea", un gruppo di partiti centristi che si oppongono al potere di Diritto e giustizia (PiS). Con l'approssimarsi delle elezioni politiche di quest'autunno, occorre che imparino in fretta le dure lezioni se vogliono sperare di allentare la presa del PiS sul potere.

Pubblicato il 2 Settembre 2019
A graffiti by BLU in Warsaw.

La vittoria di Diritto e giustizia (PiS), il partito al potere in Polonia, alle elezioni europee ha sicuramente dato il tono per le elezioni politiche di quest'autunno. Il risultato più eclatante ha riguardato l'affluenza, che con il 45,68 per cento, è quasi raddoppiata rispetto al 2014. Questo significa che la società polacca dovrebbe essere relativamente impegnata nei prossimi due mesi, man mano che la campagna nazionale acquista slancio.

Prima delle elezioni europee, la maggior parte dei sondaggi e degli osservatori si aspettavano un risultato finale estremamente serrato.

La maggioranza dei partiti dell'opposizione centrista di sinistra e di destra si sono uniti per formare la Coalizione europea e sfidare il dominio del PiS. Sembrava che ci fosse un pareggio, o addirittura una vittoria sul partito al potere. I risultati finali, tuttavia, hanno portato una vittoria schiacciante per PiS e nuovi interrogativi sull'efficacia della strategia dell'opposizione in autunno.

PiS ha vinto le elezioni con il 45,4 per cento dei voti, con l'opposizione che ha ottenuto un secondo posto distante e il 38,5 per cento. Il nuovo partito progressista Wiosna ("Primavera") ha ottenuto il 6 per cento dei voti, superando di poco la soglia di rappresentatività del 5 per cento. Altri partiti, tra cui l'estrema destra Konfederacja ("Confederazione"), che ha fatto campagna con slogan euroscettici e antisemitici, non sono entrati nel parlamento europeo.

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Pensare la strategia

Il risultato elettorale sta costringendo l'opposizione centrista a ripensare la propria strategia. Dimostra inoltre che l'opposizione deve creare un proprio programma attraente piuttosto che limitarsi a fare campagna contro il PiS.

Il divario urbano-rurale è un'altra questione da tenere a mente, in quanto le città sono state in gran parte sedotte dalla Coalizione europea, mentre le campagne hanno votato a stragrande maggioranza per il PiS. I critici osservano che l'opposizione ha trascorso troppo poco tempo a fare campagna fuori dalle città principali, mentre il PiS è stato estremamente attivo in città di medie dimensioni, in piccole città e nei villaggi, dove si sono incontrati con i locali. Tra pochi mesi scopriremo se l'opposizione ha imparato o meno la dura lezione delle elezioni europee.

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