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Dalia Frantz sulla politica migratoria dell’Europa: “Siamo sulla strada peggiore”

Continuità o rottura? Più repressione ed esternalizzazione? Dopo lo spostamento a destra nelle ultime elezioni europee, cosa possiamo aspettarci dalla politica migratoria dell’Unione?

Pubblicato il 19 Giugno 2024
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Dalia Frantz è responsabile delle questioni europee presso La Cimade, associazione che opera da 80 anni sul territorio francese e che si occupa di immigrazione e asilo, assistenza legale per le persone migranti detenute, accoglienza e formazione. La Cimade è uno dei grandi attori della solidarità in Francia. Frantz ha precedentemente lavorato per altre organizzazioni dello stesso tipo, come  France terre d’asile et Droits d’urgence.

Voxeurop: Come interpreta i risultati delle elezioni europee?

Dalia Frantz: Per noi non è stata una grande sorpresa: da tempo sospettavamo che l'estrema destra avrebbe conquistato più seggi. Ma è complicato far sentire la propria voce a livello europeo: sono elezioni che vengono ignorate dall'opinione pubblica, ed è così che l'estrema destra vince.

Questi risultati sono difficili da accettare. Anche se l'equilibrio dei poteri non è stato realmente sconvolto, abbiamo ancora un Parlamento molto a destra, governato dal Partito Popolare europeo. Ciò che più ci preoccupa, oltre al risalto dato all'estrema destra, è stato il fatto che il suo discorso si è diffuso ed è stato cooptato dagli altri partiti politici, che si sono trovati a cercare di fare il gioco dell'estrema destra nel tentativo di conquistarne i voti. Abbiamo visto il Ppe fare proposte simili in materia di migrazione. Non sono certa che questo sia il problema principale per l'Europa, rispetto al cambiamento climatico, ad esempio.

Raramente cercare di riconquistare i voti dell'estrema destra è un gioco vincente...

No. Come abbiamo visto in Francia, crea grande destabilizzazione, ma significa anche che altre questioni vengono dimenticate. Abbiamo visto anche molta disinformazione, confusioni... A La Cimade abbiamo cercato di decostruire questi argomenti, ma è difficile, vista la grande presenza mediatica. Anche se l'estrema destra non è uscita completamente vittoriosa da queste elezioni, è riuscita a imporre le sue politiche.

Cosa significa in termini di politica europea? Dobbiamo aspettarci un cambiamento nel Patto sulla migrazione e asilo?

Perché gli eco-investitori si ritrovano a finanziare le “Big Oil”? A quali stratagemmi ricorre la finanza per raggiungere questo obiettivo? Come possono proteggersi i cittadini? Quale ruolo può svolgere la stampa? Ne abbiamo discusso con i nostri esperti Stefano Valentino e Giorgio Michalopoulos, che per Voxeurop analizzano i retroscena della finanza verde.

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