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Un centro che scivola a destra, il paradosso polacco

Le elezioni europee in Polonia sono le terze di una serie di quattro scrutini durante i quali i moderati ora al potere mirano a sottrarre le istituzioni statali dal controllo del PiS. Uno spostamento del voto verso il centro che contrasta con le politiche del nuovo governo, saldamente a destra su immigrazione e clima.

Pubblicato il 28 Marzo 2024
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In Polonia le elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo saranno la terza – e penultima – tappa di una stagione elettorale che si è aperta con il voto legislativo dell'autunno 2023 e si concluderà con le Presidenziali previste per la primavera 2025. La posta in gioco di queste quattro scadenze elettorali è "riprendere il controllo dello stato" (le istituzioni, le cariche amministrative e i posti negli organi elettivi) dopo otto anni di governo illiberale del partito sovranista e nazionalista Diritto e Giustizia (Pis). 

I programmi e le strategie di quasi tutti i partiti puntano a questo obiettivo. Le forze della coalizione di governo, liberali e sinistra, cercano di recuperare terreno, mentre gli ultraconservatori del Pis provano a difendere le posizioni acquisite.

Nell'ottobre 2023 il Pis ha ottenuto la maggioranza dei voti, ma ha perso il potere. Al governo è andata una coalizione composta dalla forza di centrodestra Coalizione civica (Ko), da Terza via, partito centrista e vicino agli agricoltori, e dalla sinistra di Lewica. La priorità del nuovo governo è ricostruire lo stato di diritto in Polonia. 

Il margine di manovra della coalizione è tuttavia limitato dalle azioni del Presidente della repubblica, legato al precedente governo, che ha la facoltà di mettere il veto alle leggi approvate dal Parlamento. 

Per le forze di governo le elezioni amministrative che si terranno ad aprile e le europee di giugno sono, da questo punto di vista, solo una tappa nella costruzione di una nuova maggioranza, necessaria per riconquistare la presidenza.

Se le elezioni europee si svolgessero oggi, Coalizione civica (il partito principale della colazione Ko, che al Parlamento di Strasburgo appartiene al gruppo del Partito Popolare europeo, Ppe) sarebbe la formazione più votata, con circa un terzo dei consensi; al secondo posto, con il 25 per cento dei voti, ci sarebbe il Pis (affiliato al gruppo dei Conservatori e riformisti europei, Ecr), mentre a contendersi il terzo posto sarebbero Terza via (i cui deputati aderiscono a Partito popolare europeo e Renew Europe), la Sinistra (affiliata a S&D, Socialisti e democratici) e l'estrema destra di Confederazione (legata a Identità e democrazia, Id). 

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