Se esiste un prima e un dopo il 2022 per l'Europa (con lo sconvolgimento che la guerra in Ucraina ha portato sia a livello geopolitico che per un'intera generazione di europei) il 2024 potrebbe essere una nuova pietra miliare nella storia del continente.
Questo "super anno elettorale”, con quasi la metà della popolazione mondiale chiamata alle urne, compreso un numero record di europei, vedrà la più che probabile rielezione di Vladimir Putin in Russia, le legislative nel Regno Unito e l'annunciato ritorno dei laburisti al potere, le elezioni europee, con l’incertezza sul successo dei partiti di estrema destra, e, infine, le presidenziali negli Stati Uniti.
L'esito delle ultime due elezioni avrà un impatto sul lungo periodo per il futuro del nostro continente e sulla direzione dell'integrazione europea e, forse, sul destino del mondo. Ne parliamo con Timothy Garton Ash, storico e giornalista britannico (e membro del comitato etico di Voxeurop), il cui ultimo libro, Patrie. Una storia personale dell’Europa è stato tradotto in numerose lingue.