Libération illustra "la rete francese di Gbagbo": le sette "famiglie" che proteggono il presidente ivoriano che continua a non riconoscere la vittoria elettorale di Alassane Ouattra: i socialisti storici, i sovranisti, gli energumeni (specialisti della sicurezza), i comunicatori, gli uomini d'affari, i lobbisti e gli avvocati. "L'idea stessa della 'Françafrique' è stata inventata in Costa d'Avorio da Félix Houphouët-Boigny circa sessant'anni fa. Oggi il paradosso di Laurent Gbagbo è di coltivare contatti molto sospetti con una sfilza di francesi che attingono al più esacerbato e pericoloso nazionalismo", attacca Libé. "Questa corte mantiene Gbagbo nell'illusione di poter restare al potere a qualunque costo per il suo paese e i suoi abitanti".
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