Affermazione da verificare: Le obbligazioni sostenibili di Eni servono, secondo alcune testate italiane, a finanziare esclusivamente progetti che rispondono ai criteri ESG (rispetto dell’ambiente, delle norme sociali e della buona governance).
Contesto: Al momento del lancio sul mercato, nel 2023, di un’obbligazione “legata alla sostenibilità", Eni ha all’attivo centinaia di progetti di esplorazione ed estrazione di idrocarburi. Il denaro raccolto con il “bond sostenibile” potrebbe essere stato utilizzato in alcuni di questi contesti. Questa inchiesta mostra come cinque grandi testate italiane hanno contribuito alla diffusione di informazioni potenzialmente fuorvianti o incomplete su Eni garantendo allo stesso tempo ampi spazi per pubblicità a pagamento alla società petrolifera.
Il 16 gennaio 2023 il gigante del petrolio italiano Eni ha lanciato sul mercato italiano un’obbligazione “legata alla sostenibilità”. Eni ha all’attivo 552 progetti di estrazione ed esplorazione di petrolio e i soldi del “bond sostenibile” potrebbero essere stati utilizzati in alcuni di questi.
Tra i più recenti, ci sono il giacimento di Baleine in Costa d’Avorio che ha un potenziale di estrazione pari a 2,5 miliardi di barili di petrolio, le esplorazioni offshore in Namibia e le estrazioni di gas in Egitto.
Questa obbligazione “legata alla sostenibilità” vale due miliardi di euro e il suo successo è stato reso possibile anche da una massiccia campagna mediatica in cui Eni ha sfruttato articoli sui giornali e spazi pubblicitari per presentarsi al pubblico come una società impegnata nella decarbonizzazione e nella transizione energetica. (Si veda a questo proposito la prima parte di questa inchiesta).
Oggi è possibile di quantificare questa campagna e come i risparmiatori italiani potrebbero aver finanziato alcuni dei 552 progetti estrattivi del Cane a sei zampe, di cui 96 operativi dal 2015, anno della firma dell’Accordo di Parigi, come esposto da un rapporto di Greenpeace.
Perché gli eco-investitori si ritrovano a finanziare le “Big Oil”? A quali stratagemmi ricorre la finanza per raggiungere questo obiettivo? Come possono proteggersi i cittadini? Quale ruolo può svolgere la stampa? Ne abbiamo discusso con i nostri esperti Stefano Valentino e Giorgio Michalopoulos, che per Voxeurop analizzano i retroscena della finanza verde.
Vedi l'evento >