Le mafie che praticano il traffico di esseri umani possono utilizzare la Spagna come base per il trasferimento dei jihadisti di ritorno dalla Siria e in possesso di identità e passaporti falsi lancia l’allarme El País. È la principale conclusione che emerge da un rapporto speciale della polizia spagnola sul tema inerente la lotta contro il terrorismo. Il rapporto è stato redatto verso la fine del 2014 precedentemente all’attentato alla redazione Charlie Hebdo.
Gli autori del rapporto scrivono che i guadagni dal traffico di esseri umani sono di gran lunga superiori al narcotraffico e sono in grande parte utilizzati per finanziare l'Organizzazione Stato islamico. I jihadisti si servono di tre itinerari. Il primo passa attraverso l’enclave spagnola di Melilla nel nord Africa, il secondo per l’America Latina (comincia in Turchia e in Grecia e conduce alla Spagna attraverso Venezuela e Brasile), mentre il terzo attraversa i paesi europei per arrivare nel Regno Unito. Come sottolinea El País,
le minacce hanno una duplice natura: cresce il numero delle bande che si occupano del traffico dei terroristi e dei civili in fuga dai luoghi dilaniati dai conflitti e, in aggiunta, questi stessi itinerari vengono utilizzati dai jihadisti per rientrare in Europa.