Entro la fine dell’anno i vertici di Facebook potrebbero essere ascoltati dal parlamento danese, annuncia Berlingske.
“I valori di questo mezzo di comunicazione non corrispondono ai valori danesi tradizionali come la libertà di espressione”, sottolinea Mogens Jensen, portavoce del Partito socialdemocratico (al potere) per la cultura e i media, promotore dell’iniziativa, riferendosi in particolar modo alla cancellazione delle foto di nudo sul social network.
Se questo “dialogo politico” fallirà, Jensen proverà a convincere l’opinione pubblica, le ong, i media e i politici a smettere di usare Facebook.
Il partito liberale Venstre ha fatto presente che tocca all’Ue fare pressione su Facebook, mentre Peter Nedergaard, professore di scienze politiche all’università di Copenaghen citato dal quotidiano, si dice convinto che l’Ue deve regolare le attività di Facebook, “soprattutto perché la compagnia gode di un semi-monopolio”.
Perché gli eco-investitori si ritrovano a finanziare le “Big Oil”? A quali stratagemmi ricorre la finanza per raggiungere questo obiettivo? Come possono proteggersi i cittadini? Quale ruolo può svolgere la stampa? Ne abbiamo discusso con i nostri esperti Stefano Valentino e Giorgio Michalopoulos, che per Voxeurop analizzano i retroscena della finanza verde.
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