Se era un tentativo d'ironia, ben pochi l'hanno colta. Che l'amministrazione leghista di Coccaglio, in provincia di Brescia, abbia lanciato un'operazione per individuare ed espellere gli immigrati irregolari non stupisce. Ciò che fa notizia è il termine scelto per l'operazione, il 25 dicembre, e soprattutto il suo nome: White Christmas. Più che alla canzone di Bing Crosby, l'accostamento ha fatto pensare ai cappucci del Ku Klux Klan, e ampi settori della maggioranza ne hanno subito preso le distanze. Persino il leader della Lega Nord Umberto Bossi, secondo il quale "non c'era bisogno di chiamare l'operazione 'White Christmas', si poteva chiamare 'Natale controllo della regolarità'". Sorpresa dal clamore nato attorno all'iniziativa, l'amministrazione comunale ha scelto di non rispondere alle domande dell'inviato di Repubblica Sandro De Riccardis. Alcuni cittadini di Coccaglio, invece, non hanno fatto mistero della propria perplessità: "Si faceva così ai tempi del Duce, lo faceva anche Stalin. Vogliamo tornare lì?" L'articolo di Repubblica
Clandestini
Delatori cercansi
"Chiunque fosse a conoscenza della presenza di immigrati clandestini è pregato di comunicarlo con tempestività": così recita l'annuncio dall'inquietante tono anni trenta diffuso dall'amministrazione di San Martino dall'Argine, in provincia di Mantova. Dopo le polemiche scatenate dall'operazione Bianco Natale, il sindaco ci tiene a smorzare le critiche, spiega La Repubblica: "l'obiettivo è informare sulle nuove norme" introdotte dal decreto del ministro dell'interno Roberto Maroni (Lega Nord) sulla sicurezza. Ma l'opposizione la vede diversamente: "Quest'iniziativa è un invito alla delazione". E sottolinea che il paese ha il tasso d'immigrazione più basso della zona.
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