Analisi Invasione dell'Ucraina e ambiente

Il costo ambientale dell’invasione dell’Ucraina

La guerra in Ucraina non rappresenta una tragedia solo per il suo costo in vite umane, ma anche per il suo impatto sull’ambiente. Nella regione, pesantemente industrializzata e già inquinata, scontri e bombardamenti potrebbero avere conseguenze drammatiche per la preservazione del suolo, dell’acqua e della salute pubblica.

Pubblicato il 20 Aprile 2022 alle 12:43

La guerra in Ucraina infuria su uno dei territori più pesantemente industrializzati e inquinati al mondo. Il lascito dell’industria pesante sovietica era già un disastro per la salute pubblica, ma l’invasione russa rischia di danneggiare ulteriormente i sistemi naturali dai quali le persone che vivono in queste regioni dipendono. L’impatto ecologico del conflitto è un promemoria del fatto che, anche quando la guerra cesserà, questa violenza avrà delle conseguenza per le generazioni future.

La guerra inquina, specialmente quando danneggia industrie a rischio. Tra il 2014 e il 2022, il conflitto nel Donbass, nell’Ucraina orientale, una regione pesantemente industrializzata, ha rappresentato dei rischi significativi per l’ambiente e la salute delle persone che vivono nella regione. L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, con il conseguente controllo delle centrali nucleari, gli attacchi alle città, alle centrali di energia termica e alle imprese ad a rischio, accresce drammaticamente la possibilità di una catastrofe per l’ambiente e la salute pubblica. La verità soffre durante la guerra, con l’impossibilità di accedere al monitoraggio ambientale sul campo e la conseguente disinformazione: tutti questi fattori affievoliscono la capacità di comprendere e limitare il danno ambientale.

Il disastro ambientale in Ucraina

Oltre alle numerose vittime civili e un dislocamento della popolazione senza precedenti in Europa dopo la Seconda Guerra mondiale, la guerra della Russia contro l’Ucraina avrà dure conseguenze per l’ambiente e la salute pubblica, non solo in Ucraina, ma anche in Russia, Bielorussia, Moldavia e in diverse parti dell’Europa orientale. Gli effetti a lungo termine del danno ambientale della guerra possono andare dall’inquinamento persistente, alla perdita di ecosistemi, di terreno coltivabile e mezzi di sostentamento, fino alle conseguenze regionali dei disastri industriali altamente probabili in un Paese così industrializzato come l’Ucraina.

Nel 2013 e 2014, a seguito di un’ondata di proteste attraverso l’Ucraina in risposta alla decisione del governo filorusso di rinunciare alla stipulazione di un accordo di associazione con l’Ue, delle proteste separatistie sono scoppiate nel Donbass, una regione a maggioranza russofona. Nel corso del 2014, con l’ispirazione e il supporto appena velato della Russia, le proteste e le occupazioni di edifici governativi nel Donbass si sono intensificati fino a trasformarsi in una guerra tra le forze armate ucraine e le milizie separatiste sostenute dalle truppe e i paramilitari russi.

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Anche se la Russia ha sempre negato il suo coinvolgimento, ha di fatto stabilito un controllo su parti della regione del Donbass, installando dei delegati, provvedendo armamenti e stabilendo una presenza militare. Da allora, l’auto proclamata Repubblica Popolare di Donetsk (DNR) e la Repubblica Popolare di Luhansk (LNR) nel Donbass hanno commesso numerose gravi violazioni dei diritti umani, come la tortura e il dislocamento forzato. Oltre ai bombardamenti, che non si sono mai completamente fermati negli ultimi otto anni, le persone che vivono nella zona hanno anche dovuto fare fronte a interruzioni nella fornitura di corrente elettrica, riscaldamento e acqua potabile.

Numerose organizzazioni ucraine e internazionali – fra cui Zoï Environmental Network, Ecoplatform, CEOBS, PAX, Environment-People-Law, Truth Hounds e OSCE, solo per nominarne alcune – per anni hanno denunciato le possibili  conseguenze ambientali e per la salute pubblica nella regione causate dalla guerra nel Donbass, regione a cui appartengono le province di Donetsk e Luhansk nell’Ucraina orientale. Sede di circa 4.500 imprese minerarie, metallurgiche e chimiche, la regione del Donbass era inquinata già in precedenza, ritenuta un disastro ambientale causato dall'uomo tra i più importanti d'Europa; qui l’8 per cento delle industrie hanno installazioni a rischio oche costituiscono una minaccia per l’ambiente. La regione accoglie 200 delle 465 installazioni ucraine di stoccaggio dei residui (TSFs);…

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