I timori sull'instabilità dell'eurozona e le tensioni tra le due Coree continuano a mettere in crisi i mercati, scrive il Financial Times. La giornata di ieri è iniziata con un "crollo vertiginoso per le borse europee e asiatiche, mentre l'apertura di New York ha registrato un calo altrettanto drammatico". Il quotidiano economico spiega che gli operatori stanno abbandonando gli investimenti più rischiosi per puntare sulla relativa stabilità del debito pubblico statunitense e tedesco. L'Asia guarda all'Europa con più cautela. Secondo un'indagine della Barclays Capital "due terzi degli investitori giapponesi sono abbastanza preoccupati che il piano di salvataggio da 750 miliardi di euro non avrà un impatto 'rilevante' sulle difficoltà dell'eurozona". Come se non bastasse, Giappone e Cina non sono soltanto diffidenti nei confronti del debito di Portogallo, Italia, Irlanda e Grecia, ma "sembrano abbastanza sospettosi anche verso i bond tedeschi". Le preoccupazioni maggiori riguardano la lentezza della crescita europea e l'imprevedibilità della politica. Ad allarmare gli investitori più di ogni altra cosa è però "l'inquietante residuo lasciato nei meccanismi dell'eurozona dai Cdo (obbligazioni di debito collateralizzato), spinti dalle banche ai tempi del boom del credito".
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