“Il Regno Unito offre il miglior ambiente giuridico per lesbiche, gay, trans e bisessuali (Lgbt) all’interno dell’Unione europea, mentre la Bulgaria garantisce la minore protezione”, scrive EUobserver citando una nuova indagine sul trattamento riservato alle minoranze sessuali nei paesi europei.
Il rapporto Rainbow Europe, pubblicato il 16 maggio, assegna al Regno Unito un punteggio di 77 su 100 in termini di protezione giuridica per i Lgbt, inclusa una legge sulla “non discriminazione, il riconoscimento di genere e l’incitamento all’odio”. Al secondo posto della classifica si piazza il Belgio (67/100), seguito da Svezia, Spagna e Portogallo (appaiate a 65) e dalla Francia (64). La Bulgaria si ferma a 18 in quanto “non presenta leggi che puniscono l’istigazione all’odio e la violenza contro i Lgbt, nessuna legge che protegge chi vuole cambiare sesso e soltanto quattro leggi sulle 13 previste per difendere l’uguaglianza e combattere la discriminazione”. Riassumendo i risultati del rapporto, il sito sottolinea che
Non esiste una divisione geografica assoluta, ma a occhio e croce la mappa indica che più si procede a est e più la situazione legale per le minoranze sessuali si fa precaria. […] Prendendo in considerazione il continente in senso ampio, emerge che la Russia (7/100) non è un posto adatto alle minoranze sessuali. Mosca fa registrare addirittura uno 0 per quanto riguarda le leggi anti-discriminazione, libertà di riunione, anti-odio e asilo.