Il braccio di ferro tra il ministero della Cultura e quello degli Esteri si è concluso. Dopo mesi di rivalità, [...] i due ministeri hanno trovato un accordo", scrive El País. Si chiude così la diatriba sulla gestione dell'Istituto Cervantes, simbolo della politica culturale per l'estero. D'ora in poi sarà ciascun per sé: il ministero degli Esteri si occuperà di gestire le strutture culturali all'estero e quello della Cultura di "produrre" le opere. Il nuovo Piano nazionale d'azione culturale estera definirà le priorità e le attività culturali in un'ottica di "consenso e coordinazione". Creerà anche una figura di mediatore culturale per assistere le ambasciate.
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