Krugman fa perdere le staffe al presidente

Pubblicato il 8 Giugno 2012

“Scriviamo pure di qualcosa di cui non sappiamo nulla e comportiamoci in modo compiaciuto, arrogante e paternalista: dopo tutto sono solo feccia”: così il presidente estone Toomas Hendrik Ilves ha reagitosu Twitter all’ultimo post di Paul Krugman sul sito del New York Times. Il premio Nobel per l’economia, cifre alla mano, aveva messo in dubbio l’idea del “trionfo economico” dell’Estonia, “feticcio dei difensori dell’austerity”.“Non è la prima volta che il premio Nobel critica l’Estonia, la Lettonia o la Bulgaria sulla politica di rigore”, scrive Postimees, mentre Eesti Päevaleht sottolinea che “Krugman è ideologicamente contrario all’austerity”.

Secondo Eesti Päevaleht “è vero che il capo di stato deve difendere gli interessi dell’Estonia, ma in questo modo nuoce alla reputazione del nostro paese”. Proprio Ilves aveva “recentemente invitato tutti a essere meno emotivi nei dibattiti politici”. Secondo Postimees “Ilves avrebbe certo potuto moderare il linguaggio, ma d’altro canto la sua reazione è stata una boccata d’aria fresca nelle comunicazioni ingessate degli addetti stampa”.

Questo articolo ti interessa?

È accessibile gratuitamente grazie al sostegno della nostra comunità di lettori e lettrici. Pubblicare e tradurre i nostri articoli costa. Per continuare a pubblicare notizie in modo indipendente abbiamo bisogno del tuo sostegno.

Mi abbono
Do il mio contributo

Live | Finanza verde: le promesse e il greenwashing. Le nostre inchieste

Perché gli eco-investitori si ritrovano a finanziare le “Big Oil”? A quali stratagemmi ricorre la finanza per raggiungere questo obiettivo? Come possono proteggersi i cittadini? Quale ruolo può svolgere la stampa? Ne abbiamo discusso con i nostri esperti Stefano Valentino e Giorgio Michalopoulos, che per Voxeurop analizzano i retroscena della finanza verde.

Vedi l'evento >

Sei un media, un'azienda o un'organizzazione? Dai un'occhiata ai nostri servizi di traduzione ed editoriale multilingue.

Sostieni un giornalismo che non si ferma ai confini

Approfitta delle offerte di abbonamento oppure dai un contributo libero per rafforzare la nostra indipendenza

Sullo stesso argomento