"La Cina esclude le sue compagnie aeree dalla tassa Ue", titola il Financial Times dopo che il governo di Pechino ha ordinato ai vettori nazionali di non rispettare la tassa dell'Unione europea sulle emissioni di carbonio. La controversa imposta, inserita nel sistema Ue per lo scambio di quote di emissioni (Ets), ha già scatenato uno scontro diplomatico tra la Commissione europea e gli Stati Uniti. Secondo fonti ufficiali l'annuncio di Pechino potrebbe "dare luogo a una guerra commerciale". In ogni caso, scrive il Financial Times,
L'impatto sulle compagnie che viaggiano in Europa non è ancora chiaro. Nonostante dal primo gennaio l'Ets comprenda le compagnie aeree, Bruxelles non ha ancora cominciato a imporre la nuova tassa. Tutte le compagnie che utilizzano gli aeroporti dell'Ue sono state inserite nel sistema, e quelle che non rispetteranno la normativa andranno incontro a sanzioni. In caso di recidività potrebbero essere bandite dagli aeroporti dell'Unione europea.
Il Financial Times sottolinea che l'industria dell'aviazione "è responsabile soltanto del 3 per cento delle emissioni di carbonio su scala globale", ma "l'Ue è convinta che il sistema per lo scambio di quote di emissione sia un elemento fondamentale della lotta al cambiamento climatico".