La crisi è anche demografica

Pubblicato il 17 Gennaio 2012 alle 13:34

"La Spagna non è più una terra d’accoglienza", scrive El Mundo. Secondo il quotidiano madrileno “la bolla migratoria cresciuta nell'ultima decade di splendore è improvvisamente scoppiata, innescando l'esodo di circa mezzo milione di cittadini”.

Stando a un rapporto pubblicato il 13 gennaio dall'istituto spagnolo di statistica (Ine), nel 2011 il saldo migratorio è stato negativo per la prima volta negli ultimi dieci anni (-50.900 ), e 62.611 spagnoli e 445.130 immigrati hanno lasciato il paese. Le destinazioni principali dei migranti sono Marocco, Ecuador e Bolivia, seguiti da Brasile, Francia, Argentina, Germania, Stati Uniti e Cina.

Il quotidiano conservatore attribuisce parte del declino demografico della Spagna al calo del tasso di natalità, arrivato a 1,4 figli per donna: "Il 2011 è stato anche l'anno che ha visto l'età media di paternità/maternità superare la barriera dei 31 anni".

Il meglio del giornalismo europeo, ogni giovedì, nella tua casella di posta
Tags
Ti è piaciuto questo articolo? Noi siamo molto felici. È a disposizione di tutti i nostri lettori, poiché riteniamo che il diritto a un’informazione libera e indipendente sia essenziale per la democrazia. Tuttavia, questo diritto non è garantito per sempre e l’indipendenza ha il suo prezzo. Abbiamo bisogno del tuo supporto per continuare a pubblicare le nostre notizie indipendenti e multilingue per tutti gli europei. Scopri le nostre offerte di abbonamento e i loro vantaggi esclusivi e diventa subito membro della nostra community!

Sei un media, un'azienda o un'organizzazione? Dai un'occhiata ai nostri servizi di traduzione ed editoriale multilingue.

Sostieni il giornalismo europeo indipendente

La democrazia europea ha bisogno di una stampa indipendente. Voxeurop ha bisogno di te. Abbònati!

Sullo stesso argomento