Più del 70 per cento dei 2 milioni di emigrati polacchi ha meno di 40 anni, rivela Rzeczpospolita dopo la pubblicazione delle ultime cifre dell’Ufficio centrale di statistica (Gus).
“I dati sono allarmanti. È un’emorragia di persone”, sottolinea Krystyna Iglicka, professore di demografia e direttrice dell’università Lazarski. Secondo Iglicka il fenomeno costituisce “un esodo senza precedenti” di giovani polacchi in un momento in cui il tasso di nascita è pericolosamente basso.
Altri esperi sottolineano che la partenza di giovani geni creativi “che non hanno conosciuto il socialismo e rappresentavano la nostra speranza” significa “meno crescita economica, meno consumi, un calo del potenziale di sviluppo e un aumento delle spese sociali”.
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