Di Lorenzo Ferrari.
Sul riconoscimento delle unioni tra persone dello stesso sesso l'Europa è divisa in tre fasce longitudinali. Come mostra questa mappa di Wikipedia, la forza del riconoscimento diminuisce mano a mano che ci si sposta da Ovest verso Est.
In seguito al referendum in Irlanda del maggio scorso, tutti gli stati atlantici e occidentali dell'Europa (in blu) hanno ormai introdotto il matrimonio egualitario. I primi a farlo sono stati i Paesi Bassi nel 2001 – furono il primo Paese al mondo a permettere a gay e lesbiche di sposarsi.
Gli stati dell'Europa centrale raccolti attorno alla Germania (in azzurro) non prevedono il matrimonio egualitario, ma riconoscono le unioni civili tra persone dello stesso sesso. Nell'Europa orientale invece, le costituzioni di molti Paesi (in rosso) impediscono esplicitamente di estendere il matrimonio alle coppie dello stesso sesso. Malta riconosce le unioni celebrate all'estero. I paesi in rosso e azzurro riconoscono le unioni tra persone dello stesso sesso, ma proibiscono esplicitamente il matrimonio. I paesi in grigio non riconoscono le unioni tra persone dello stesso sesso.
Perché gli eco-investitori si ritrovano a finanziare le “Big Oil”? A quali stratagemmi ricorre la finanza per raggiungere questo obiettivo? Come possono proteggersi i cittadini? Quale ruolo può svolgere la stampa? Ne abbiamo discusso con i nostri esperti Stefano Valentino e Giorgio Michalopoulos, che per Voxeurop analizzano i retroscena della finanza verde.
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