Lisbona.

La politica interna domina la campagna

La campagna elettorale per le europee era già oscurata dalle elezioni politiche in programma a ottobre, ma ora, dopo le tensioni scatenate dalla minaccia di dimissioni del governo, è difficile che ci sia il tempo per discutere le tematiche europee.

Pubblicato il 16 Maggio 2019
Miguel Ángel García  | Lisbona.

Il primo ministro portoghese António Costa, l’uomo a cui oggi si ispira lo spagnolo Pedro Sánchez e che nel 2015 è riuscito a formare un governo socialista con l’appoggio parlamentare della sinistra, dei comunisti e del Bloco de Esquerda (partito gemello di Podemos), ha affrontato la campagna elettorale per le europee con diverse preoccupazioni.

Nonostante negli ultimi anni i sondaggi abbiano sempre indicato i socialisti come favoriti, con l’avvicinarsi della scadenza elettorale le possibilità di vittoria del Partito socialista portoghese (Ps) sono sembrate in calo. Alcuni sondaggi hanno addirittura previsto un pareggio tra il Ps e il Psd, formazione politica che fa parte del Partito popolare europeo e al governo fino al 2015.

Tra le cause della rimonta del Psd c’è sicuramente la presenza come capolista alle europee di Paulo Rangel, politico agguerrito ed esperto. Ma non è tutto. Il 2018 è stato un anno difficile per il governo, con scioperi e manifestazioni organizzate da quasi tutte le categorie professionali. Leggi l'articolo intero su Internazionale.it

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