Il 15 marzo 1848 la rivolta ungherese contro l’impero asburgico esplodeva a Pozsony, capitale provvisoria del regno d’Ungheria (oggi Bratislava, capitale della Slovacchia).
Il quotidiano conservatore commemora il 165esimo anniversario dell’avvenimento con un’immagine della sessione parlamentare che ha lanciato la rivolta.
Secondo Magyar Hírlap la lotta del premier Viktor Orbán contro i “diktat europei” dimostra l’attualità dell’“unità della nazione nella battaglia per l’indipendenza”, una formula utilizzata spesso dal governo per descrivere la sua politica economica “non ortodossa” o il suo rapporto con l’Ue.
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