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“La Germania potrebbe perdere la tripla A”, annuncia Le Monde. Il 23 luglio l’agenzia di rating americana Moody’s ha abbassato la prospettiva del debito pubblico tedesco e di quello di altri due paesi europei, Paesi Bassi e Lussemburgo. L’agenzia ha indicato inoltre che riesaminerà “alla fine del terzo trimestre” la AAA confermata a Francia e Austria, già poste sotto prospettiva negativa e febbraio.

La celebre AAA tedesca, ultimo baluardo della fiducia nell’eurozona, sembra ormai minacciata dalle difficoltà dell’Europa del sud, sottolinea il quotidiano francese:

A sostegno della propria decisione Moody’s spiega che la Germania, come i Paesi Bassi e il Lussemburgo, è colpita dall’aggravarsi della crisi e dall’aumento dell’incertezza sul futuro della moneta unica. […] La Germania potrebbe essere contaminata dalle difficoltà delle sue banche, considerate ‘vulnerabili’ per via della ‘loro esposizione verso le economie dell’eurozona sotto stress, in particolare a quelle di Italia e Spagna’.

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In Germania la Frankfurter Allgemeine Zeitung sottolineache l’annuncio “arriva proprio nel mezzo di un dibattito su un nuovo aiuto alla Grecia, infiammatosi negli ultimi giorni”.

“Per una volta un’agenzia di rating ha avuto tempismo”, sottolinea il quotidiano. Gli argomenti di questa minaccia di declassamento mostrano infatti quando sia in pericolo la Germania. Il paese è stretto tra due rischi:

Il primo riguarda un’eventuale uscita della Grecia dall’eurozona, che rischierebbe di contaminare altri paesi come l’Italia mentre in Spagna la situazione potrebbe ulteriormente peggiorare. Ma c’è un altro rischio: se nessun paese lascerà l’euro, gli stati finanziariamente più deboli si attaccheranno permanentemente al rubinetto degli aiuti dei paesi stabili. Questo problema riguarda la Germania ma anche i Paesi Bassi e il Lussemburgo, gli stati che Moody’s ha già messo sotto sorveglianza.

Di conseguenza, conclude la Frankfurter Allgemeine Zeitung, l’opzione meno penalizzante resta un’uscita della Grecia dall’euro.

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