L’asse Berlino-Pechino preoccupa i partner europei

Pubblicato il 22 Maggio 2012

“L’emergere di una relazione privilegiata tra Germania e Cina è allo stesso tempo un’opportunità e un pericolo per l’Europa”, si legge in uno studio pubblicato recentemente dal Consiglio europeo per le relazioni estere (Ecfr). “Questa relazione è stata costruita su una base commerciale prima che diplomatica”, sottolinea Le Monde citando l’economista Françoise Lemoine.

"Nel 2010-2011 la metà delle importazioni della Cina provenienti dall’Unione europea arrivavano dalla Germania. Nel 2000 la percentuale era appena del 39 per cento”. Questo aumento del peso della Germania come principale partner commerciale della Cina ha contribuito a rafforzare il commercio europeo in Cina. “Se negli ultimi dieci anni l’Europa non ha perso fette di mercato in Cina - contrariamente a Giappone e Stati Uniti - è soprattutto grazie a Berlino. Del resto la Germania è uno rei rari pesi ad avere un’eccedenza commerciale nei confronti della Cina”, sottolinea l’economista. Trascinata dalla forza dei rapporti commerciali tra Berlino e Pechino, l’Unione europea non ha altra scelta che considerare questa nuova alleanza economica.

Tuttavia la relazione bilaterale tra i due paesi rischia di danneggiare quella tra Cina ed Unione europea. “I cinesi sperano che la crisi europea si concluda con un rafforzamento dell’autorità tedesca”, scrive Le Temps de Genève, che avverte:

L’unico equilibrio possibile passa attraverso l’Ue. Ma per convincere i tedeschi a comportarsi da buoni europei bisogna sviluppare alla svelta un partenariato strategico tra Ue e Cina.

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